Edward Steichen – L’alta moda
Gli anni di Condé Nast (1923-1937)
W. A. Ewing, T. Brandow
Editore: Skira – 2008
skira.net
Edward Steichen – Wikipedia:
Edward_Steichen
Con Edward Steichen anche la fotografia di moda diventa arte. “In High Fashion” è il titolo dell’esposizione con cui il Kunsthaus di Zurigo rende omaggio a Edward Steichen, uno dei più importanti e prolifici fotografi del 20° secolo.
Nucleo della mostra 200 foto originali, di moda e di celebrità, che Steichen ha realizzato tra il 1923 e il 1937 per “Vanity Fair” e “Vogue”, le riviste della casa editrice Condé Nast.
Americano di origine lussemburghese, Edward Steichen (1879-1973) è considerato una delle figure più influenti e controverse della storia della fotografia…
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Anche se le foto esposte al Kunsthaus di Zurigo escono dagli archivi per la prima volta, le immagini che il visitatore si trova sotto gli occhi sono per lo più note e in molti casi si tratta di vere e proprie icone della storia della fotografia.
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Prima dell’esperienza condotta da Steichen alla Condé Nast, la fotografia d’arte e quella commerciale appartenevano a due mondi completamente distinti. Da un lato c’era l’arte e dall’altro la moda e la pubblicità. I fotografi impegnati in questo secondo settore, non solo non erano considerati artisti ma erano ritenuti anche cattivi fotografi.
Ne è una dimostrazione il fatto che la Condé Nast, per preservare la reputazione artistica di Steichen, gli offre anche la possibilità di rimanere anonimo. Ma lui firma le foto di moda fin dal 1923, senza preoccuparsi delle numerose critiche, che in effetti si attirò.
Sviluppando un linguaggio nuovo rispetto a quello usato dai suoi predecessori, Steichen innalza la fotografia di moda a forma d’arte e, proprio grazie alle riviste ad alta tiratura, fa capire al mondo che la fotografia è il medium della modernità.
… l’aspetto scenografico e l’importanza data da Steichen alla luce artificiale balzano subito agli occhi.
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Sia che si guardino le foto di moda o che ci si soffermi davanti ad uno dei suoi famosissimi ritratti – come quelli di Greta Garbo, Pola Negri, Marlene Dietrich, oppure Luigi Pirandello, H.G. Wells o ancora Primo Carnera -, si ha sempre l’impressione è di trovarsi di fronte ad immagini di una bellezza maestosa ma estremamente costruita.
“Steichen ha aperto una strada, ha inventato la fotografia di moda”, sottolinea Tobia Bezzola. “Soprattutto se si pensa a tutta la serie di fotografi venuti dopo di lui, come Hoyningen-Huene, Cecil Beaton, Richard Avedon fino a Helmut Newton e Guy Bourdin.”
“Tutti quelli che sono venuti dopo hanno imparato da Steichen che una fotografia di moda non è solo una documentazione di un vestito, ma ha bisogno di una ‘mise en scene’ spettacolare. Tutto ciò che è poi diventata la grande tradizione della moda del 20° secolo è stata iniziata da Steichen.”
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swissinfo.ch